Sarà vera pace?

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Sarà vera pace?

Questa mattina, al risveglio, ho appreso la notizia dell’accordo iniziale sottoscritto da israeliani e Hamas e mi sono chiesto:
sarà vera pace?

Poi ho cercato di approfondire e mi sono reso conto che tutto sta accadendo sulla testa dei gazawi, che nessuno considera.
Intanto Israele continua a imperversare nella Striscia, ma anche in Cisgiordania, dove gli insediamenti illegali non cessano.

Non si capisce chi garantirà i palestinesi e chi potrà evitare che qualche sconsiderato faccia nuovamente saltare il banco e far ripartire le distruzioni.
Credo ci vorrebbe un maggiore coinvolgimento dell’ONU e di tutti i Paesi che, in qualche modo, hanno interessi nell’area.
Non bastano l’Egitto e i Paesi arabi a garantire la Palestina, meno che mai a realizzare due Stati liberi e riconosciuti.

Come si può fare una vera e duratura pace senza coinvolgere l’Iran?
Come si può fare la pace con chi, fino a oggi, ha consentito a Israele di compiere un genocidio restando impunita?
Però i palestinesi festeggiano, perché almeno per qualche tempo non si sentiranno minacciati dalle bombe israeliane, o meglio, dalle bombe occidentali.

Spero che tutto questo porti davvero alla pace, ma ritengo sia necessario che si sviluppi un vero confronto, per invertire la logica di potenza portata avanti da Stati Uniti, Russia, Cina e India.

Dovremmo davvero fare in modo che prenda forma un piano di disarmo mondiale, per realizzare l’auspicio di Sandro Pertini, che invitava a svuotare gli arsenali e riempire i granai.

Oggi, però, è tempo di gioire per una buona notizia e rimanere vigili affinché si arrivi a una pace duratura e giusta.