IN GERMANIA AFD DICHIARATO PARTITO ESTREMISTA

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IN GERMANIA AFD DICHIARATO PARTITO ESTREMISTA

Di Andrea Puccio

Il ministro dell’Interno tedesco ad interim, Nancy Faeser, si è affrettata a dichiarare il partito di opposizione Alternativa per la Germania (AfD) come estremista prima del cambio di governo, riferisce Bild.

La decisione del ministro degli interni tedesco avviene sulla base di un rapporto redatto dai servizi segreti di Berlino i cui risultati non sono stati resi noti.

È stato riferito che l’Ufficio federale tedesco per la protezione della Costituzione ha finalizzato il documento il 25 aprile e Faeser è stata informata il 29 aprile dell’arrivo del rapporto al ministero. Secondo Bild, dopo aver ottenuto il rapporto, il ministro in carica ha deciso di non apportare modifiche o valutare il documento.

L’Ufficio federale tedesco per la protezione della Costituzione ha ufficialmente classificato venerdì il partito di opposizione Alternativa per la Germania come organizzazione “estremista di destra”.

L’organizzazione ha indicato che la decisione al riguardo è stata presa “a seguito del carattere estremista del partito nel suo complesso, che disprezza la dignità umana”. Allo stesso modo, ha sottolineato che la visione etnica “che prevale nel partito non è compatibile con l’ordine di base democratico libero”. “In particolare, l’AfD non considera i cittadini tedeschi con una storia di immigrazione dai paesi musulmani, ad esempio, come membri uguali del popolo tedesco”, ha precisato.

Non ci voleva molto per capire che AFD era un partito xenofobo, bastava ascoltare i loro discorsi per capirlo. Ma bisogna farsi alcune domande a proposito. Non si possono classificare tutti i suoi elettori come neonazisti o fascisti alle prime armi. Se una grande fetta dell’elettorato tedesco decide di seguire le idee proposte da AFD qualcosa che non funziona nella nostra politica ci deve pur essere.

Prendiamo ad esempio la classica affermazione che gli immigrati rubano i il posto di lavoro ai cittadini tedeschi, e non solo, perché questa retorica mi pare aleggi in tutti i partiti di destra, compresi quelli italiani. Magari è pure vero, ma di analizzarne i motivi non se ne parla in quegli ambienti che usano queste affermazioni come strumento elettorale.

La precarizzazione del mercato del lavoro avvenuta negli ultimi decenni ha permesso agli imprenditori di ridurre i costi di produzione abbassando il costo della manodopera attingendo a quella massa di persone, spesso immigrati, che pur di lavorare accettano qualunque salario. Ma se ciò è accaduto è colpa dei governi che in precedenza hanno governato i nostri paesi, governi magari non di destra, ma di finta sinistra. Finta sinistra dato che nelle loro politiche hanno spesso assecondato quello che la destra aveva iniziato. Semplicemente hanno continuato a mettere al primo posto gli interessi del capitale e non quelli dei cittadini. Quindi in questa precaria situazione lanciare anatemi contro chi arriva dall’estero alla ricerca di una vita degna, negata nei loro paesi di origine a causa delle politiche predatorie messe in atto proprio da quei paesi che indicano l’immigrazione come il male assoluto, è molto facile. 

Se poi osserviamo le scelte in politica estera, vedi guerra in Ucraina, la sinistra, anche quando è all’opposizione, vedere caso Italia con il Partito Democratico, è perfettamente coincidente con la destra di governo. In Germania, tanto per tornare al caso AFD, il governo socialdemocratico di Scholz ha assecondato tutte le decisioni degli Stati Uniti e della Nato. Hanno appoggiato tutti i sedici pacchetti di sanzioni contro la Russia che hanno provocato danni solo a chi li ha creati, hanno chiuso gli occhi dopo l’attentato ai gasdotti North Stream sapendo benissimo che questo avrebbe provocato una deindustrializzazione del paese. Insomma hanno fatto tutto quello che gli veniva chiesto da Washington, come lo hanno fatto gli altri paesi europei.

Se poi allora i tedeschi votano per AFD non bisogna stupirci, la gente alla fine guarda al proprio portafoglio sempre più vuoto. Quindi quando si parla dell’ascesa della destra xenofoba in Europa e nel mondo non bisogna dimenticare le responsabilità di quelli che sono all’opposizione. Spesso opposizione di facciata che scimmiotta i modelli della destra. Ma in un quadro dove è difficile distinguere tra destra e sinistra l’elettore sceglie l’originale, anche se rappresenta la parte più estrema della destra.

Se la sinistra attuale non è in grado di fornire alternative alle politiche di destra, se non è in grado di trovare modelli di sviluppo diversi da quelli del capitalismo selvaggio. allora dovremmo abituarci a essere governati da partiti di destra anche xenofobi con tutte le conseguenze che ne derivano. 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info