La tratta ferroviaria Siena Firenze è piena di annosi problemi: la lentezza, il binario unico e la mancanza di elettrificazione.
Oggi si sta lavorando, finalmente, per una sistemazione, anche se parziale .
Come spesso capita, a patire le maggiori difficoltà sono i più deboli.
I ciechi e i disabili utilizzano il treno grazie a un servizio di assistenza ma in questa fase nella tratta interrotta il servizio è sospeso.
A chi vuole viaggiare sulla tratta Siena Firenze viene proposto di optare per un viaggio con un cambio e 4 ore circa di viaggio via Chiusi.
In realtà basterebbe che chi svolge il servizio di assistenza, venisse autorizzato ad accompagnare i disabili dal treno al bus sostitutivo e viceversa.
Qualche giorno fa, quando ho chiamato 063000 mi è stato detto che l’accompagnamento al braccio era possibile ma con la carrozzina no. Poi lo stesso, per sicurezza, ho avanzato la stessa richiesta via mail e dopo una telefonata dell’addetto della sala blu di Firenze, ho ricevuto la proposta scritta che mi proponeva di viaggiare per Firenze tramite Chiusi.
Ritengo che sia un atto discriminatorio e chiedo alle autorità di porvi rimedio.
Ricordo che in Toscana ci sono altri disagi simili che durano da tempo sulla linea Prato Firenze ma nessuno agisce.
Chiedo ai politici di farsi carico del problema e alle strutture di Trenitalia di intervenire con celerità ma mi auguro che gli organi di informazione sostengano questo mio appello.
Massimo Vita
presidente del comitato “Rinascita UICI”